IL PAESE E DINTORNI
Il lago di San Giorgio La Molara: , è un lago semi-artificiale che si trova nel territorio dell’omonimo comune dell’alto Sannio, nella zona del Fortore a circa 5 Km dal nostro agriturismo. Il lago è sito quasi sullo spartiacque dell’Appennino campano-pugliese ad una altitudine di circa 850 m.s.l.m. ed è facilmente raggiungibile, da Benevento da cui dista 45 km., seguendo la S.S. 90 per Foggia, quindi la S.P. 53 dopo Paduli ed infine la S.P. 88 per Montefalcone di Val Fortore che, in prossimità del lago, ne costeggia la riva ovest per circa 300 metri.
L’area del lago e le rive, spaziose e pianeggianti, sono ben tenute ad opera della comunità montana locale che le mantiene pulite ed agibili tutto l’anno; intorno al lago vi sono anche dei gazebo in legno e dei barbecues in pietra che consentono ai visitatori di poter consumare comodamente il pranzo al sacco o di ripararsi dal sole o da eventuali intemperie. L’accessibilità al al lago è ottima e, praticamente, le rive sono raggiungibili con l’auto in quasi tutto il perimetro.
Le rive del lato est e del lato ovest del lago sono popolate da alberi di alto fusto che offrono riparo dal sole e fanno da frangivento nelle giornate particolarmente ventose; non bisogna dimenticare infatti che il lago si trova in una zona abbastanza ventosa che viene sfruttata per produrre energia elettrica dalle numerose installazioni eoliche che fanno da cornice al paesaggio lacustre. Attualmente il lago è affidato in gestione alla FIPSAS di Benevento ed è possibile pescarvi tutti i giorni, con due canne per pescatore, tranne il martedì e il mercoledì, muniti di licenza governativa e di tesserino FIPSAS. Il lago è chiuso alla pesca dal 1° gennaio all’alba dell’ultima domenica di febbraio. Sono consentite tutte le tecniche di pesca e tutte le esche (anche il bigattino, ma solo come esca) normalmente consentite. I pesci del lago di San Giorgio La Molara sono i seguenti: Carpe, Carassi, Amur, Persici Reali, Persici Sole, Tinche Triotti, Pesci Gatto, Anguille ed, ultimamente – perché introdotti – anche i gamberi d’acqua dolce (purtroppo i cosiddetti gamberi-killer) la cui pesca rimane vietata.
Il lago è anche meta di gare di pesca nazionali.
Pietramaggiore: si trova a 200 metri dall'agriturismo ecco perché il nome Castello (o Pietra Majure) era un luogo fortificato di cui si hanno notizie a partire dall'epoca normanna nell'attuale territorio comunale di San Giorgio La Molara. Rimangono pochissimi ruderi del castello, posti sulla cima di una roccia isolata (chiamata appunto "Castello"). Attorno alla roccia di Pietramaggiore la suddivisione delle campagne sembra mostrare i residui di una centuriazione di età romana. (https://it.wikipedia.org/wiki/Pietramaggiore)
Il Regio Tratturo: Il tragitto sannita prevede una tappa presso la taverna di Monte Chiodo, situata nel territorio di Buonalbergo, per proseguire su una strada brecciata, attraverso campi verdi, fino alla taverna di Calise in San Giorgio la Molara. Nella stessa zona, poco distante l’attraversamento del fiume Tammaro, si può sostare in un’area dedicata presso un bellissimo e antico mulino ad acqua situato nel territorio di San Marco dei Cavoti dove, per tantissimi anni, avveniva la molitura del frumento dal quale si otteneva la preziosa farina utilizzata da tutte le massaie e la nutriente crusca per gli animali. L’intero sentiero può essere percorso con gruppi organizzati o in solitaria; a piedi, in bicicletta e a cavallo, forse uno dei modi più emozionanti… come dei moderni cowboy.Tra i paesi di San Giorgio la Molara, Circello, Pago Veiano e Castelfranco in Miscano ci sono numerosi centri equestri come anche il nostro maneggio che promuovono e incoraggiano le escursioni a cavallo. Qui, la passione per l’equitazione è tramandata da secoli di padre in figlio; infatti, numerosissime famiglie possiedono almeno un cavallo e, nel corso dell’anno, colgono ogni occasione per radunarsi e trascorrere bellissime giornate all’aria aperta insieme alle sempre più organizzate associazioni.
Il Parco eolico piu grande del sud Italia: L’impianto di San Giorgio La Molara, totalmente restaurato e tornato in funzione nel 2011, è composto da 18 aerogeneratori tripala VESTAS V90 ciascuno di potenza pari a 3 MW, per un totale di 54 MW di potenza installata.
L’energia prodotta dal singolo aerogeneratore è raccolta attraverso una dorsale interrata; un sistema di linee in cavo interrato collega fra loro le cabine di Media e Bassa tensione e prosegue fino alla stazione elettrica di Montefalcone, dove l’energia è trasformata e consegnata alla rete pubblica di alta tensione di 150 kV.